lunedì 5 giugno 2017

Un bacio rubato (poesia inedita) di Alfredo Giglio


Svegliasi pur la mente  dal torpore
E spinge com’un fiume la sua linfa
Tal ch’il fiato dell’anima più sbuffa
Al par di vaporiera dentro al core.
Sale così la voglia d’esser lieto
Come boccio che s’apre presto al giorno,
Solo quando mi sento al tuo cospetto
E i sensi si ribellano ai miei anni
Per la delicatezza del tuo viso,
Che da tempo alimenta solo un sogno.
Gioia rende le labbra più bramose
Allor che sfioran, per la mia letizia,
Le tue vergini mani più vogliose.
E quando nell’amplesso consueto
Le braccia mie ti cingono dappresso,
La bocca cerca sotto ai tuoi capelli
Di rubarti quel bacio frettoloso
Per risentir l’odor della tua pelle,
Perché in me rimanga quell’essenza
Che fa felice ancora il corso mio,
Che della vita ha solo la parvenza.
Questo il ricordo che mi porto dentro
Ad ogni istante della mia giornata
Finché ricorderò d’averti amata.

Alfredo Giglio



1 commento: