domenica 5 marzo 2017

Jendu vinendu13: Cappato-T.Renzi-Paglia

Marco Cappato
E’ l’esponente radicale che ha organizzato il viaggio a Zurigo conclusosi con l’eutanasia di dj Fabo. Mi è capitato di ascoltare una sua intervista con le Jene: l’ho trovato discreto, misurato e calmo, lontano dagli atteggiamenti spesso gridati e sguaiati di Marco Pannella, che era capace con il suo istrionismo di far diventare insopportabili anche le cause più nobili.
Certo è molto triste quel che è avvenuto: Cappato ha dovuto fare da becchino a chi voleva morire, coprendo con un alone di rassegnata e malinconica tragedia il senso della vita e il destino di morte che tutti ci accomuna. Ecco: di fronte ad una tale tragedia, non è necessario gridare o recriminare come hanno fatto i tanti giornali dell’ovvio, che in Italia abbondano,  non è necessario rivendicare una primogenitura politica come hanno fatto tanti esponenti di partito, i tanti dell’ “Io l’avevo detto”. L’eutanasia è un diritto? O è una scelta? E, se è una scelta, fino a che punto è lecito scegliere di porre fine alla propria vita? Non lo so. Una sola cosa è richiesta in tali circostanze: un po’ di silenzio e, per chi non si rassegna alla morte terrena, una preghiera.

Tiziano Renzi
E’ il papà di Matteo Renzi e si ritrova spesso nell’occhio del ciclone, ultimamente per lo scandalo Consip. E’ colpevole di traffico di influenze, come si dice con un neologismo giuridico? In altri termini ha brigato per far assegnare ai suoi raccomandati lucrosissimi appalti? Ancora non lo sappiamo, perché è solo indagato. E se fosse colpevole? E’ giusto far ricadere sul figlio Matteo eventuali sue colpe? Io non ho alcuna simpatia per lo sbruffone fiorentino, ma ho l’impressione che nei suoi confronti si stia montando una campagna di stampa a sfondo scandalistico-giudiziario che tenta di far ricadere su di lui le conseguenze di eventuali errori o reati del suo illustre e poco serio genitore. Del quale, di primo acchito, anche se non ha commesso reati, il meno che si possa dire è che perlomeno è un disinvolto e simpatico mestatore.
Mi è capitato di vederlo in qualche rara intervista: silenzioso e sfumato come una sfinge. In una regione, la Toscana, dove quasi un adulto su due è iscritto alla Massoneria, quasi certamente anche lui (ed anche il figlio) è esperto di grembiulini e compassi. E, come tutti i massoni, certamente anche lui si è dato da fare per influenzare, per proteggere, per raccomandare, come è uso nelle logge, in tutte le logge, anche in quelle non deviate, perché tutto questo è scritto nel DNA di questa associazione. Ma, detto questo,  ripeto la domanda: fino a che punto è lecito far ricadere sui figli le colpe dei padri? La responsabilità penale è personale, come sanno ormai anche i bambini. Una volta anche i popoli potevano essere considerati colpevoli di un reato collettivo e non per niente il popolo ebraico è stato considerato per millenni un popolo deicida. Oggi non è più così, per fortuna. Io mi auguro che di Renzi si perdano le tracce, ma mi farebbe piacere che questo avvenisse sulla base dei suoi errori politici e per volontà degli elettori, non per una campagna mediatico-giudiziaria o per aver avuto un padre improvvido e avventato, se non delinquente.

Vincenzo Paglia
Dopo una disastrosa gestione della diocesi di Terni da lui coinvolta nella compravendita di un castello, questo signore (faccio fatica a chiamarlo Vescovo o Monsignore) è stato messo a far danni come Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e come Cancelliere dell’Istituto Giovanni Paolo II per la Famiglia. Avete capito bene: questo signore aveva il compito di difendere la Vita (maiuscolo) e la Famiglia (sempre maiuscolo). In tale veste egli non ha trovato di meglio che celebrare la figura di Marco Pannella, noto campione dell’aborto, della dissoluzione della famiglia e, in poche parole, della cultura della morte. Di Pannella egli ha avuto modo di dire che “ha speso la sua vita in particolare per gli ultimi”, che ha lottato “per la difesa della dignità di tutti”, auspicando che   “ lo spirito di Marco resti ancora vivo e ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, (ma) per questo nostro mondo”. Dopo queste dichiarazioni, molte organizzazioni cattoliche hanno chiesto le sue dimissioni.
E’ anche vero che qualche tempo fa papa Bergoglio ha indicato la radicale Emma Bonino come esempio di donna da imitare. Avete capito bene: Emma Bonino, lady pompa, cosi chiamata perché, quando ancora l’aborto non era consentito, usava praticare aborti clandestini aspirando i feti con la pompa di bicicletta. Questo però non attenua le colpe di Vincenzo Paglia e comunque dire che egli è, purtroppo, solo uno dei tanti esponenti della chiesa bergogliana e dei tristi tempi che questa chiesa sta vivendo, è semplicemente riduttivo. Ed è anche riduttivo, a mio parere, limitarsi a chiederne le dimissioni. Vincenzo Paglia dovrebbe essere preso a calci in culo e ridotto allo stato laicale, sic et simpliciter. E, insieme con lui, lo stesso trattamento dovrebbe essere riservato a chi ce l’ha messo in quel posto. Ancora una volta sic et simpliciter. D’altra parte il latinorum non è la lingua dei Gesuiti, che obbedivano perinde ac cadaver?

9 commenti:

  1. Non voglio commentare le parole di Mons. Paglia pronunciare a memoria della figura complessa e contraddittoria di Marco Pannella, di cui si potrà pensare tutto il male possibile dai paladini della conservazione, secondo il quale tutto deve rimanere immutabile nei secoli. Ovvero il matrimonio deve rimanere sacro e inviolabile per sè e per gli altri. L'aborto deve essere praticato solo clandestinamente. Il preservativo non va utilizzato neanche in caso di rapporto con un coniuge ammalato di AIDS. Chi stacca la spina per pietà, a un corpo in coma permanente da sedici anni deve essere accusato di omicidio. Chi sceglie di porre fine ai suoi giorni di buio totale e immobilità assoluta deve essere costretto ad andare in una clinica svizzera, e chi lo aiuta a farlo deve essere accusato di istigazione al suicidio e condannato a nove anni di carcere. Le donne non debbono venire ammesse al sacerdozio, perché altrimenti occorrerebbe ammetterle anche alle funzioni di vescovo, cardinale e, Dio non voglia, anche Papa.
    Voglio solo precisare che è scorretto lasciare intendere che Mons. Paglia sia in qualche modo coinvolto in operazione poco lecite. Infatti, come precisa il vescovado di Terni, si è concluso con l’archiviazione il procedimento penale a carico di mons. Vincenzo Paglia, indagato per la vicenda della compravendita del castello di San Girolamo di Narni. Dopo la conclusione delle indagini, l’audizione di mons. Paglia, la presentazione della documentazione e memoria difensiva, il magistrato inquirente ha formulato la richiesta di archiviazione del procedimento per la totale estraneità del vescovo in relazione ai fatti contestati. Richiesta accolta dal giudice Simona Tordelli che definisce «certa la totale estraneità per i fatti per cui si procede, dell’odierno indagato, il quale, anzi, risulta avere agito sempre nell’espletamento del suo mandato pastorale con l’unico meritorio obiettivo di assicurare alla realtà cittadina un riscatto in termini sociali e culturali».

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    1. Le riflessioni della rubrica Jendu Vinendu non hanno la pretesa di essere dei trattati. Di Vincenzo Paglia non ho detto che è stato condannato, ma solo che ha coinvolto la diocesi, come si può vedere. Ma non è questo il punto. Il punto è se è concepibile che uno come lui possa glorificare Marco Pannella. Che lo facciano i radicali ci può stare, ma che lo faccia il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, no. E’ come se i Donatori di sangue glorificassero Dracula ed i Movimenti femministi idolatrassero Landru e Jack lo squartatore.

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  2. Risposte
    1. Per la mia pochezza, non riesco a trovare questa risposta. Mi puoi dare il link?

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  3. Dal mio punto di vista, se alla vicenda del povero DJ fosse stato dato meno clamore mediatico sarebbe stato il modo di fargli finire la vita in pace visto che nessuno persegue, nè potrebbe, perseguire un suicida. I veleni si trovano ovunque, le siringhe anche, ma volutamente è stata messa la grancassa mediatica perchè viviamo nell'era della cultura della morte, la vita è celebrata solo per il recupero degli immigrati che si salverebbero se rimanessero al proprio Paese e imparassero ad usare l'intelletto come hanno sempre fatto i popoli europei,asiatici e americani. I bambini non voluti vanno soppressi, magari all'ultimo mese di gravidanza per poterne utilizzare gli organi molto utili nel turpe commercio che si fa negli USA sotto l'egida, fra gli altri, di Hillary Clinton (partial birth abortion) http://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/aborto-alla-nascita-la-clinton-agghiacciante-dice-si/

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  4. Di Renzi e famiglia non mi preoccupo: è stato portato molto in alto dal suo nume tutelare Giorgio Napolitano e ora che non serve più al gran vecchio comunista è stato lasciato al suo destino. Un tempo ai bambini si insegnava che il termine italiano più lung è l'avverbio "precipitevolissimevolmente" e, a tal proposito imparavano che "chi troppo in alto sale cade sovente precipitevolissimevolmente"

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  5. Mons. Paglia? frutto di Jorgbe Mario Bergoglio e non aggiungo altro

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  6. Caro Ezio,
    conoscendoti mi sorprende come chiudi la vicenda sull'eutanasia.
    Ti sei chiesto:
    L’eutanasia è un diritto? O è una scelta? E, se è una scelta, fino a che punto è lecito scegliere di porre fine alla propria vita?
    Ti sei risposto:
    Non lo so.

    Tu non lo sai?
    Io penso invece che lo sappiamo benissimo tutti.

    Sino a quando ,le cose vanno bene,la salute 'c'è.
    Tutti possiamo filosofare pontificare ecc ecc.

    Ma quando si entra in un tunnel infernale,quale quello che sta portando in Svizzera migliaia di poveri sfortunati,i quali devono
    anche sobbarcarsi ,oltre ai loro guai la beffa di aggiungere un
    costo economico non trascurabile.
    A quel punto prendiamo atto tutti di una verità semplicissima.
    Il diritto a decidere della vita è dell'individuo che la possiede.

    Allora, a questo punto dobbiamo dire ai nostri governanti,
    Vergognatevi!!!
    Cosa aspettate a rendere legittimo e scontato tutto questo?

    Giovanni Pizzimenti

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  7. Caro Giovanni, migliaia di persone che vanno in Svizzera per l'eutanasia? Mi sembra un'esagerazione. A parte questo, l'eutanasia è un problema talmente grande e complesso da richiedere un po' di umiltà nell'affrontarlo. Mi riservo di ritornare sull'argomento con un post di maggior respiro e approfondimento. Ciao.

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