sabato 13 agosto 2016

Un premio per Matteo Renzi


Matteo Renzi va per la maggiore. E’ il più giovane primo ministro della storia italiana, gode di un certo seguito, con le buone o con le cattive ha tirato dalla sua parte quasi tutta l’informazione (Stampa e TV) e forse nessuno come lui, tranne naturalmente Mussolini, ha gestito una fetta così ampia di potere. Si aggiunga inoltre che è anche un abile parlatore, difatti non legge mai i suoi discorsi, ha un atteggiamento scanzonato e disinvolto, pare che abbia molto successo con le donne.
Eppure, nonostante tutte queste sue qualità, egli non ha mai ricevuto un premio significativo. Se si pensa che a Barack Obama è stato dato il Nobel per la pace, subito dopo la sua elezione a presidente USA e senza che avesse ancora fatto nulla, c’è di che rimanere perplessi. Ma non dico il Nobel, anche un premio secondario come il Carlo Magno che viene dato un po’ a tutti, senza troppi distinguo, non lo si poteva dare al nostro Matteo? Niente di niente.
Eppure io un premio glielo darei, perché confesso candidamente che a me Matteo Renzi piace. Mi piace il suo modo serio ed alato di affrontare i problemi, mi piace il suo modo di disquisire in modo dotto ed approfondito, specie quando fa sfoggio della sua conoscenza delle lingue straniere. Che goduria quando attacca i suoi pezzi con un Andante Moderato per poi passare improvvisamente alla Marcia Trionfale della stoccata decisiva! Io ritengo che una tale bravura dialettica ed espositiva non debba passare inosservata e ritengo altresì che debba essere comunque premiata. Ma ho un dubbio: con quale premio? Un premio che si ispiri a Totò o ad Eduardo De Filippo? Mi limito ad esporre le due modalità con la speranza che qualcuno, anche l’interessato magari, mi suggerisca il sistema migliore.
Dunque…. Primo sistema….Premio alla Totò……Si invita il premiato (Renzi), lo si fa sedere comodamente su una sedia. Si prende un asciugamani e gli si copre una prima metà del volto. Si prende un secondo asciugamani e si copre la seconda metà del volto, con l’ accorgimento di lasciare bene scoperto uno solo dei due occhi. A questo punto il premiante si discosta un po’, prende la mira e, arrotando la bocca a culo di gallina, lascia partire uno scaracchio verso l’occhio scoperto. Il premio si intende assegnato quando lo scaracchio centra perfettamente l’occhio scoperto a mo’ di bersaglio.
Secondo sistema….Premio alla Eduardo De Filippo…Questo secondo sistema ha il vantaggio, rispetto al precedente, di essere un premio musicale, che forse meglio si addice al virtuosismo dialettico del nostro Matteo. Dunque …in questo caso…si lascia parlare il premiato (sempre Matteo Renzi) a ruota libera. Il premiante, quando si accorge che la predica sta per finire, si prepara per bene, allo scopo di far coincidere esattamente il suo premio sonoro con la fine della predica. Il premiante dunque estroflette leggermente la lingua al di fuori della chiostra dentaria, stringe le labbra ed emette una gran quantità di fiato, facendo attenzione che contemporaneamente la lingua prenda a vibrare con forza fino ad emettere quello che a Napoli è comunemente conosciuto con il nome di PERNACCHIA.
L’interessato è libero di scegliere tra le due modalità.

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