In quel 29 febbraio di un anno bisestile particolarmente
funesto, la morte ci ha colti insieme, all’uscita da un bivio, così come
insieme ci aveva accompagnati la vita. Quando la nostra piccola auto è stata
travolta, insieme abbiamo avvertito l’impossibilità della lotta e solo abbiamo
sussurrato con flebile voce:”Signore, perdonaci tutto”. Così abbiamo
abbandonato la fuggente luce del giorno, a poche ore di distanza l’uno
dall’altra, con lo sguardo perso nel vuoto, ad inseguire gli ultimi bagliori di
una fredda domenica invernale. Abbiamo reclinato insieme lo stelo che ci
sorreggeva, quasi in un ultimo abbraccio.
La morte ci ha colti increduli, come increduli ci avevano colti il primo gesto d’amore, il primo bacio, il primo mattino della primavera. Nella luce che ora ci avvolge, sappiamo che continueremo a vivere anche sulla terra. Rivivremo nel ricordo di chi ci ha amati, delle persone che noi abbiamo amato. Saremo l’oro delle api, il primo sbocciare dei fiori, la gemma sul ramo secco. Saremo anche noi la primavera.
La morte ci ha colti increduli, come increduli ci avevano colti il primo gesto d’amore, il primo bacio, il primo mattino della primavera. Nella luce che ora ci avvolge, sappiamo che continueremo a vivere anche sulla terra. Rivivremo nel ricordo di chi ci ha amati, delle persone che noi abbiamo amato. Saremo l’oro delle api, il primo sbocciare dei fiori, la gemma sul ramo secco. Saremo anche noi la primavera.
Scopro per caso questo delicatissimo pensiero. Anche se con estremo ritardo, La ringrazio di cuore. Giuseppina Scalise ( nipote di Angela e figlia di Carmine)
RispondiEliminaGrazie per queste belle, commoventi e sentite parole. Sono volati via insieme, come insieme hanno vissuto la loro vita.
RispondiEliminaFranca Scalise