giovedì 15 agosto 2013

Berlusconi: penultimo atto


Penso che Berlusconi non debba  prendersela più di tanto per la recente sentenza della cassazione. Una magistratura che lo condanna  a quattro anni  per l’evasione di sette milioni di Euro, mentre condanna De Benedetti  ad un’ammenda per l’evasione di 225 milioni di Euro, non è una vera magistratura  e quindi essere condannati da essa   è un titolo d’onore, non certo una colpa di cui vergognarsi.
Detto questo, aggiungo che  non ho la pretesa  di suggerire alcunché in una situazione difficile e complessa, quale  quella che il cavaliere si è trovato  a dover subire sulla sua pelle, ma ho trovato comunque sconcertanti  i suoi ultimi comportamenti. Forse è stato mal consigliato, ma ritengo più probabile l’ipotesi che i suoi nemici e avversari abbiano finalmente raggiunto l’obiettivo di delegittimarlo, ancor prima di farlo fuori. Una cosa è certa: quel suo continuo pietire salvacondotti o soluzioni speciali lo fanno apparire ridicolo e patetico. Al punto in cui si è arrivati, penso che  sarebbe più dignitoso per lui :
1-togliere l’appoggio al governo;
2-far dimettere tutti parlamentari del PDL;
3-andare diritto in carcere, rifiutando ogni soluzione alternativa;
4-pubblicizzare al massimo l’arresto, dandosi in pasto ai media di tutto il mondo (non gli mancano i mezzi per questo);
5-affrontare le inevitabili elezioni anticipate, nelle quali sarebbero gli Italiani a decidere il suo futuro, non il partito dei giudici.
Ma il Cav  è ancora capace di fare qualcosa? O la persecuzione ventennale gli ha tolto la capacità di ragionare? Lo vedo balbettante, incerto, confuso, mentre in una situazione eccezionale  dovrebbe prendere una decisione clamorosa e capace di capovolgere il corso degli eventi. Ma si può sperare ancora qualcosa dal Berlusconi degli ultimi tempi?

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