Non ho ascoltato oggi il discorso di Napolitano, ma ho visto
subito dopo la sua visita all’Altare della Patria e infine il suo ritorno al Quirinale. Dovunque
corazzieri, bande musicali, marcette, inni, ma il tutto senza gioia, senza
orgoglio, quasi in tono dimesso. Sembrava un funerale, più che una festa, il
funerale di un’intera classe politica. Non penso che l’Italia possa salvarsi,
perché la situazione è troppo incancrenita e forse nemmeno un miracolo basterebbe.
L’Italia sarà travolta. L’unica consolazione è che con essa sarà travolta una classe politica di parassiti, i cui unici
principi ispiratori per tanti anni sono stati la voluttà del saccheggio e lo spirito
di autoconservazione.
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