giovedì 7 luglio 2011

Cavaliere, addio!

        Spiace dirlo, ma, con il varo dell'ultima manovra finanziaria, l'avventura politica di Berlusconi può considerarsi finita. Un governo che pretendeva di essere liberale e che, per fare cassa, invece di abbattere i costi della politica ed i privilegi della casta, si mette a tosare le pensioni e i risparmi, evidentemente non ha più niente da dire agli Italiani e in particolare non ha più niente da dire nemmeno agli elettori che gli hanno dato il voto. Bastavano Prodi e Visco per portare avanti questo tipo di politica.
        Alla fine dell'avventura, è il caso di riflettere un po' sul pesante bilancio politico, personale e umano del Cavaliere. In tutti questi anni egli è stato sbeffeggiato, svillaneggiato e insultato e non è da escludere che alla fine del suo impegno politico possa ritrovarsi anche depredato, in tutto o in parte, dei suoi averi. Eppure ancora oggi qualcuno dice che egli è entrato in politica per tutelare i suoi interessi. Il fatto poi che ogni tanto egli ci abbia messo del suo e che in varie circostanze egli abbia favorito i suoi nemici con qualche comportamento discutibile, non attenua il senso di amarezza che provano quelli che avevano avuto fiducia in lui.