mercoledì 27 ottobre 2010

Un premio per Gianfranco Fini

Avete sentito l’ultima di Gianfranco Fini? “Il FLI è aperto a tutti, tranne che ai parassiti e ai delinquenti”.

Ebbene … Cerco di resistere alla tentazione di ammetterlo…ma non ce la faccio più…Confesso candidamente che a me Fini incomincia a piacere. Mi piace il suo modo serio ed alato di affrontare i problemi…mi piace il suo selfcontrol, mi piace il suo modo di disquisire in modo dotto ed approfondito sui Massimi Sistemi. Che goduria quando attacca i suoi pezzi con un Andante Moderato per poi passare improvvisamente alla Marcia Trionfale della stoccata decisiva! Io ritengo che una tale bravura dialettica ed espositiva non debba passare inosservata e ritengo altresì che debba essere comunque premiata.

Ma ho un dubbio: con quale premio? Un premio che si ispiri a Totò o ad Eduardo De Filippo? Mi limito ad esporre le due modalità con la speranza che qualcuno mi suggerisca il sistema migliore. Dunque….

Primo sistema….Premio alla Totò……Si fa sedere comodamente il premiando(Fini)su una sedia. Si prende un asciugamani e gli si copre una prima metà del volto. Si prende un secondo asciugamani e si copre la seconda metà del volto, con l’ accorgimento di lasciare bene scoperto uno solo dei due occhi. A questo punto il premiante si discosta un po’, prende la mira e, arrotando la bocca a culo di gallina, lascia partire uno scaracchio verso l’occhio scoperto. Il premio si intende assegnato quando lo scaracchio centra perfettamente l’occhio a mo’ di bersaglio.

Secondo sistema….Premio alla Eduardo De Filippo…Questo secondo sistema ha il vantaggio, rispetto al precedente, di essere un premio musicale, che forse meglio si addice al virtuosismo dialettico di Fini. Dunque …in questo caso…si lascia parlare il premiando (sempre Fini) a ruota libera. Il premiante, quando si accorge che la predica sta per finire, si prepara per bene, allo scopo di far coincidere esattamente il suo premio sonoro con la fine della predica. Il premiante dunque estroflette leggermente la lingua al di fuori della chiostra dentaria, stringe le labbra ed emette una gran quantità di fiato, facendo attenzione che contemporaneamente la lingua prenda a vibrare con forza fino ad emettere quello che a Napoli è comunemente conosciuto con il nome di PERNACCHIA.

Eventualmente verrebbe lasciata all’interessato la possibilità di scegliere tra le due modalità.

1 commento:

  1. Proporrei una terza possibilità: premio alla "Lucia Romani" detta anche "dell'ombrello".
    Lascio al prof. Scaramuzzino le modalità di esecuzione da programmare nel dettaglio.

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