sabato 14 agosto 2010

Ancora sul "nostro" presidente della Repubblica

Penso sia arrivato il momento, per tutti gli elettori di centrodestra, di mobilitarsi. Non intendo che si debbano prendere i fucili, anche perché in Italia la guerra civile per il momento è solo una guerra di parole. Per il momento…Ma almeno una pernacchia a Giorgio Napolitano vogliamo farla?
Sì, proprio a lui, al comunista Giorgio Napolitano, quello che ha benedetto i carri armati sovietici nel 1956 e, 50 anni dopo, non si è vergognato di andare a deporre fiori sulle tombe dei fucilati.

Quello che nel 1956 parteggiava per Kruscev e , 50 anni dopo, non si è vergognato di celebrare la memoria di Imre Nagy e Pal Maleter?

Quello che in tanti anni non ha mai speso una parola per difendere Silvio Berlusconi e ora non si vergogna di difendere l’indifendibile Gianfranco Fini?

Quello che, durante il suo mandato di europarlamentare, spendeva 90 euro di biglietto aereo per andare a Bruxelles e poi non si vergognava di farsene rimborsare 800?

Quello che, alla sua età, appare ancora tanto innamorato della vita, ma non si è vergognato di far morire la giovane Eluana Englaro, rifiutandosi di firmare il decreto che poteva salvarla?

Sì, dico, a questo Napolitano una sonora pernacchia gliela vogliamo fare? Fosse anche solo per fargli capire che gli Italiani non hanno l’anello al naso e che non sono più disposti a farsi prendere per il culo dai tromboni come lui?

1 commento:

  1. Magari riuscissimo ad unire tutte le nostre pernacchie e farle diventare un terremoto di pernacchie capace di seppellire il presidente e tutta la sinistra!
    Il nostro motto potrebbe essere: "UN PERNACCHIONE VI SEPPELLIRA'"

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