martedì 13 luglio 2010

Il teatro e la vita(2)- Alba fiorita(Racconto) di Ezio Scaramuzzino

Il mio primo incontro con il teatro avvenne in terza elementare. Facevo la sentinella in una sorta di drammone alla Conte di Montecristo e, bardato di tutto punto e con un fucile di legno a tracolla, dovevo avvicinarmi ad un condannato a morte e dirgli:”Alzati, la tua ora è giunta”. Niente altro. La sera della recita, nell’atmosfera tenebrosa e opprimente di una prigione sotterranea, fui capace di gridare:”Alzati, la tua giunta è ora”.

Risate in sala e fine della mia carriera di attore.

Il mio rapporto con il teatro riprese ad alimentarsi qualche anno dopo, quando al mio paese presero ad arrivare di tanto in tanto compagnie di attori girovaghi, per lo più napoletani, che mettevano in cartellone tragedie strappalacrime e sceneggiate di canzoni allora in voga. Recitavano in posti di fortuna, qualche volta anche in magazzini adattati alla meglio, su palcoscenici sempre in equilibrio precario e con sbrigativi fondali di cartapesta. Tra una rappresentazione e l’altra questi attori non disdegnavano qualche invito a pranzo, dove potevano calmare i morsi di una fame evidentemente arretrata.

Ero incuriosito da queste compagnie ed affascinato soprattutto dalla presenza di alcune signorine, vistose e truccate, che a me sembravano bellissime. Ne ricordo una in particolare , il cui nome d’arte era “Alba fiorita” e che riempì i miei primi sogni. Mi feci coraggio e l’avvicinai per dirle quanto l’ammiravo. Lei sorrise malinconicamente e mi accarezzò la testa. A sera, quando gli altri acquistavano il biglietto pagando con poche centinaia di lire e qualche volta con frutta, polli e uova, io entravo gratis, grazie a lei, che mi aveva preso a benvolere. Avevo deciso che da grande avrei fatto l’attore perché così avrei potuto starle sempre vicino.

Ma una sera Alba fiorita non si presentò sul palcoscenico. Il giorno prima un giovane del paese l’aveva imbarcata su una nave per l’Argentina, dove lei era stata ben contenta di seguirlo, certo attratta dal miraggio di un matrimonio, ma anche dalla speranza di porre fine alla sua vita girovaga e piena di stenti.

1 commento:

  1. Voti:
    5 ½ all’attore mancato;
    9 alla figura tenera di Alba Fiorita;
    8 alla malinconia che suscita il brano;
    8 all’ambientazione che in punta di piedi mi sono ritrovata a visitare, in quanto così ben descritta;
    10 ad Ezio Scaramuzzino scrittore (ma questo non dovevo arrivare io a dirlo!)
    Lu'

    RispondiElimina